SALINA E PANTELLERIA, LE PRODUTTRICI DEL CAPPERO

LA STORIA

Il cappero cresce su una pianta che viene coltivata da secoli e secoli, si hanno addirittura riferimenti anche nella Bibbia, in cui si parla di un utilizzo del cappero sia come alimento, sia come medicinale.

Quello che noi siamo abituati a mangiare è il bocciolo, mentre il frutto della pianta è il cucuncio.

La tradizione ci dice che i capperi, non appena raccolti vengono stesi su teli di “juta” per far si che si asciughino, e che non riescano a sbocciare. Dopodichè vengono salati e trasferiti in grandi fusti o botti. Nei giorni a venire poi vengono travasati da un contenitore all’altro per evitare che il calore li faccia fermentare.

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LE DIFFERENZE: I CAPPERI IGP DI PANTELLERIA E I DOP DI SALINA

  • Il Cappero di Pantelleria vanta la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta). La pianta che cresce sull’isola è della specie Capparis spinosa, cultivar Nocellara, una tipologia di cappero che viene fatto maturare tramite la salatura con il sale marino fresco, altro prodotto tipico di quella zona con le famose Saline di Marsala, Trapani o Mazara del Vallo. Grazie a una tipologia di terreno di origine vulcanica, accentuato anche dall’aridità, date le scarse piogge sull’isola viene creato l’ambiente perfetto per la crescita di questo tipo di pianta, che è una specie botanica che ha bisogno di molta poca acqua. La raccolta avviene tra maggio e ottobre.
  • Il Cappero di Salina, invece vanta la DOP (Denominazione di Origine Protetta). Anche se i capperi vengono raccolti su tutto l’arcipelago delle Eolie (circa 700 quintali l’anno), gran parte, anzi circa la metà provengono dall’isola di Salina. Il marchio DOP però, sarebbe in procinto di voler aumentare la produzione, dato che l’eccellenza e la qualità del prodotto non riescono quasi a soddisfare la domanda di mercato

LE PROPRIETA’ DEL CAPPERO

Nei capperi sono presenti anche delle proprietà molto importanti per il corpo.

Grazie ai loro principi attivi hanno proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunoprotettive, sono infatti un ottimo alimento per chi soffre di diabete, poichè riducono lo zucchero nel sangue e migliorano le funzioni epatiche senza effetti sui reni.

Dalla corteccia poi, si possono ricavare anche decotti antireumatici e diuretici, mentre i boccioli se vengono macinati e spalmati sulla pelle possono addirittura essere usati come maschera sbiancante. 

I capperi sono un prodotto ricco di sali minerali, come calcio e magnesio, e di vitamine come la vitamina A, C, E, K.

Fonte: www.cookist.it

GLI UTILIZZI

Le varietà di capperi sono tante, esattamente come sono tanti i suoi possibili utilizzi. 

Nel particolare:

  • I capperi piccoli sono perfetti come contorni o per condire le insalate.
  • I capperi medi invece sono i capperi più versatili, sono perfetti su tutto, come condimento di una perfetta caponata, o per accompagnare carne e pesce. Qualsiasi ricetta preveda i capperi, i capperi medi andranno sempre bene.
  • I capperi grandi, stanno molto bene nei piatti cotti, come nei sughi o nei secondi di carne o pesce. Trovano il loro utilizzo perfetto nel farsi contraddistinguere in pesti, salse o patè. Come nel nostro Pesto di Capperi e Mandorle, o nel nostro sugo di Olive Nere e Capperi. Un consiglio è quello di utilizzarli dopo averli messi a bagno a dissalare per qualche ora cambiando più volte l’acqua, dopodichè una volta strizzati si aggiungono in un mixer con olio extravergine d’oliva e ingredienti che più preferite, facendo venire un pesto ottimo per essere spalmato su una semplice bruschetta.

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