Nel 1853 Francesco Ciavolich a Miglianico edificò, di fronte al palazzo di residenza, la prima cantina, oggi una delle più antiche e suggestive d’Abruzzo, dove vinificare in proprio le uve che provenivano dai terreni circostanti. Alla fine del 1800 un matrimonio importante segnò la futura svolta dell’azienda agricola sul versante di Loreto Aprutino: quello tra Giuseppe Ciavolich e la nobildonna Ernestina Vicini di Loreto Aprutino.
Negli anni ’60, dalla divisione ereditaria di Donna Ernestina, la famiglia ricevette la tenuta agricola di Loreto Aprutino ( Pe) composta da circa 50 ha. Qui, Giuseppe Ciavolich, nipote del fondatore, piantò i vigneti di Montepulciano, Trebbiano e Cococciola, che oggi Chiara continua a coltivare, per tramandare una storia antica attraverso il vino, filo rosso di congiunzione tra passato, presente e futuro.
Nel 1853 Francesco Ciavolich a Miglianico edificò, di fronte al palazzo di residenza, la prima cantina, oggi una delle più antiche e suggestive d’Abruzzo, dove vinificare in proprio le uve che provenivano dai terreni circostanti. Alla fine del 1800 un matrimonio importante segnò la futura svolta dell’azienda agricola sul versante di Loreto Aprutino: quello tra Giuseppe Ciavolich e la nobildonna Ernestina Vicini di Loreto Aprutino.
Negli anni ’60, dalla divisione ereditaria di Donna Ernestina, la famiglia ricevette la tenuta agricola di Loreto Aprutino (PE) composta da circa 50 ha. Qui, Giuseppe Ciavolich, nipote del fondatore, piantò i vigneti di Montepulciano, Trebbiano e Cococciola, che oggi Chiara continua a coltivare, per tramandare una storia antica attraverso il vino, filo rosso di congiunzione tra passato, presente e futuro.
Il pensiero della famiglia Ciavolich è quello di mantenere intatto un patrimonio agricolo, enoico e storico per tramandarlo alle future generazioni; di farlo in modo sostenibile per l’ambiente, per il territorio, per le persone che lavorano in azienda agricola e per la stessa azienda agricola, così che i vini siano quanto più possibili identitari ed espressivi di un territorio.
Direttamente dall'Abruzzo, un vino bianco dal sorso fresco e minerale, ma dal carattere molto sapido.
Realizzato da uve di Pecorino, uvaggio molto diffuso in Marche e Abruzzo, questo vino bianco saprà sorprendervi grazie al suo grande profumo pieno di note aromatiche di timo, menta e rosmarino con cenni di frutta.
Da uve di Pecorino, uvaggio molto diffuso in Marche e Abruzzo, un vino fresco e sapido, dal colore colore giallo intenso, che emana delicati sentori floreali di gelsomino, di agrumato e di zenzero.
Le uve dei vigneti di Pianella e/o di Loreto Aprutino raccolte a mano vengono riposte dentro piccole cassette e trasportate in cantina, per essere pigiate e pressate grazie a una piccola pigiadiraspatrice ed un antico torchio. Il mosto ottenuto viene trasferito in parte in di anfore di terracotta ed in parte in tonneaux di rovere francese.