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Il "Moro", la più classica delle Teste di Moro fatta a mano con la Ceramica di Caltagirone raffigurante un Uomo Moro, ma con un tocco moderno: il drappo Bordeaux, che rende l'oggetto classico adatto anche agli ambienti più moderni.
Questa Testa raffigurante il "Moro" viene addobbata con dei gioielli neri, delle foglie bianche sui lati e viene incoronato con una Corona Bianca.
Si tratta di un pezzo dipinto interamente a mano e quindi unico, diverso nei dettagli da tutti gli altri, anche della stessa linea.
Dimensioni: 20 x 11 cm
N.B. Gli oggetti realizzati in Ceramica di Caltagirone sono realizzati interamente a mano, quindi, misure, forme e colori potrebbero subire delle leggere variazioni rispetto all'oggetto raffigurato in foto
93,75 € / pz
Contiene: 1 pezzo (93,75 € / pezzo)
Tasse incluseLa Ceramiche di Caltagirone che nasce dalle sapienti mani degli artigiani locali, abili nel creare meravigliosi capolavori artistici artigianali, è affermata in tutto il mondo, e nello specifico, le Teste di Moro in Ceramica di Caltagirone sono i simboli che rappresentano la Sicilia per eccellenza.
Questa Testa di Moro rappresenta "il Moro" che in questo caso viene incoronato da una semplice Corona Bianca, e viene avvolto dentro un drappo bordeaux con dei dettagli bianchi. Sul viso poi vengono applicati dei gioielli neri e altri segni distintivi come i baffi scuri.
Si tratta di un oggetto di design interamente modellato e decorato a mano dai maestri artigiani di Caltagirone, che ne curano ogni minimo dettaglio per renderlo un vero e proprio oggetto d’arte, icona di tradizione e cultura secolari.
Perfetta come idea regalo di classe, magari da abbinare alla Testa di Moro che rappresenta la Regina col drappo Bordeaux
Può arredare con stile ed eleganza la vostra casa, il vostro giardino o il vostro negozio, magari con dentro una bella pianta o dei fiori freschi.
Le sue dimensioni sono 20 x 11 cm.
La loro storia ha inizio intorno all'anno 1000, mentre i Mori dominavano la Sicilia, nel quartiere arabo Kalsa a Palermo, dove viveva una bellissima fanciulla. Un giorno, dal suo balcone, venne notata da un Moro che passava da quelle parti che, non appena la vide, se ne innamorò immediatamente e le dichiarò subito il suo amore. La ragazza ricambiò il sentimento, ma la loro storia d'amore finì molto presto poichè la giovane fanciulla scoprì che il Moro doveva tornare in oriente dove lo attendevano moglie e figli. Nel cuore della notte la fanciulla, che si sentì umiliata e tradita, si abbandono a un gesto di estrema gelosia e ira funesta, uccidendo il Moro nel sonno. Ne tagliò poi la testa creandogli un vaso in cui piantò all'interno un germoglio di basilico. I passanti vedendo questa pianta rigogliosa, che era considerata l'erba dei re, fecero realizzare subito dei vasi in terracotta raffigurando le Teste di Moro.
Un'altra versione della macabra leggenda la scrisse anche Boccaccio nel suo Decamerone, ambientando però la storia in quel di Messina, dove Lisabetta, la protagonista, era una ragazza nobile orfana gelosamente custodita dai fratelli. Lisabetta si innamorò di Lorenzo, un ragazzo pisano, e portarono avanti una la storia in gran segreto, ma quando i fratelli li scoprirono misero fine alla relazione uccidendo Lorenzo, e nascondendo il suo corpo. Ma Lorenzo, apparendo in sogno a Lisabetta le disse che era stato ucciso e dove era stato ucciso, cosi Lisabetta andò a cercare il corpo di Lorenzo, e trovandolo, impazzita dal dolore gli tagliò la testa nascondendola in un vaso. Ma i fratelli, una volta scoperta la testa nascosta se ne sbarazzarono immediatamente, e Lisabetta morì di crepacuore. Così, oggi, i due sfortunati amanti si rincontrano, figurativamente, nelle terrazze di tutta la Sicilia, simboleggiati in coppia dalle Teste di Moro.