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Pantelleria Moscato liquoroso DOP 2014 - Cantine Vinisola
Vino da meditazione o da dessert. Pantelleria DOP 2014
Vino moscato fatto a Pantelleria con uve Zibibbo.
Cantina: Vinisola di Pantelleria.
Caratterizzata da un'abbondante schiuma compatta e dal classico bouquet speziato e fruttato (al sapore di banana). Dal colore giallo paglierino velato dovuto alla presenza dei caratteristici lieviti. Facile da bere è estremamente rinfrescante.
Stile: Weizen.
Grado alcolico: 5,2%.
Bottiglia: 75cl.
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Cerere - Birra Weizen bottiglia grande da 75 cl - Epica Birrificio Artigianale Siciliano
Un omaggio alla Sicilia, terra delle messi. Birra ispirata alle weiss tedesche, è realizzata con cereali coltivati nei vasti latifondi del centro Sicilia. È caratterizzata da un’abbondante schiuma compatta e dal classico bouquet speziato e fruttato (banana). Dal colore giallo paglierino velato dovuto alla presenza dei caratteristici lieviti. Molto facile da bere è estremamente rinfrescante.
Abbinamento gastronomico:
Formaggi freschi, anche speziati e aromatizzati. Carni bianche, crudi e affumicati di pesce. Verdure grigliate e alla brace.
Stile: Weizen.
Grado alcolico: 5,2%.
Temperatura di servizio: tra 6-8 °C.
Bottiglia: 75 cl.
Disponibile anche la bottiglia da 33cl.
Birra e Parole - Cerere
“Il latifondo si stendeva a perdita d’occhio e non si capiva dove iniziasse la coltura di malto e finisse quella di grano, se non lo guardavi dall’alto con un drone o sorvolandolo sulle ali di un deltaplano: in quel caso avresti riconosciuto anche i filari di frumento, amando il tutto come un bambino che si inebria di ciò che ammira, sempre che non fossi uno dei trebbiatori accecati dal sole e dal desiderio di una vita decente.
Lei irruppe sulla scena come una dea, stagliata nel sole, prospera e leggiadra: il pensiero che fosse il set di una pubblicità sfiorò più d’uno tra i partecipanti alla spedizione, distraendoli per qualche secondo dall’obiettivo prefisso.
I lavoratori erano in pausa pranzo e si riposavano all’ombra dei covoni come nei quadri di Millet e Van Gogh, chiacchierando svogliatamente mentre addentavano pane e provola e sorseggiavano birra fresca con gli occhi rivolti ai solchi che il sole si ostinava a ricamare sulle loro epidermidi di cartone.
Avevano ripreso a lavorare da due giorni, dopo una settimana di sciopero a braccia conserte che neanche un crumiro aveva avuto l’ardire di spezzare: erano tanti, giovani e meno giovani, uomini e donne, e stavolta erano uniti.
Il pranzo aveva per loro il gusto irraggiungibile dell’agognata vittoria dopo lo sforzo collettivo e ciascuno si sentiva parte di una grande famiglia di sconosciuti: il proprietario non si era pronunciato definitivamente, ma aveva lasciato presagire di aver ceduto alle richieste dei faticanti.
Gli uomini che li osservavano, appostati nella zona d’ombra, iniziavano a calzare i tirapugni e ad afferrare sfollagente e spranghe, ricordando nei movimenti un’enorme e affamata locusta dalle componenti umane. Non riuscivano a commuoversi, in quel momento, come d’altronde non l’avevano mai fatto, al pensiero delle famiglie che stavano dietro quegli individui né alle richieste di giustizia che gocciolavano dai corpi degli operai insieme alle stille di sudore: gli ordini sono ordini e soprattutto mors tua vita mea, avrebbero pensato, se solo avessero imparato il latino da ragazzi.
Proprio mentre stavano per iniziare a correre i loro sguardi si fusero in uno sguardo solo, che incrociò gli occhi della ragazza dalle sembianze divine, i cui capelli color dell’oro iniziarono a vorticare come mille serpenti impazziti. Dalle sue orbite iniziarono a partire delle schegge di luce e mentre lei si bloccava ondeggiando sulle punte dei piedi, quasi a scansare un’onda di vento sovrumana, la sua bocca si contorse in una serie imprecisata di muti improperi di una lingua sconosciuta, accompagnata dalla rotazione compulsiva delle braccia, sempre più somiglianti alle ali di un angelo vendicatore.
Come un unico millepiedi, gli scagnozzi ebbero un lungo brivido che li attraversò simile a un domino, e tutti pensarono intensamente alla proprie madri, prima di scomparire dall’altipiano urlando come disperati assassini nel giorno del giudizio universale.
Lei smise di danzare da sola e fu fatta rientrare, con fare dolce, nella scuderia di sogni a cui badava, a turno, ognuno dei lavoratori.”
Scheda tecnica
Riferimenti Specifici
Tutte le recensioni
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5/5
Ottimo il gusto. Forse si potrebbe abbassare un po' il prezzo
Patrizia L.
pubblicato il 06/11/2023
in seguito ad un ordine del 28/10/2023
5/5
Leggera e dissetante, con personalità
Cliente anonimo
pubblicato il 19/07/2020
in seguito ad un ordine del 11/07/2020
4/5
Delicata ed interessante.
Cliente anonimo
pubblicato il 18/12/2019
in seguito ad un ordine del 10/12/2019
4/5
una buona birra
Viola C.
pubblicato il 11/12/2019
in seguito ad un ordine del 03/12/2019
5/5
Anch'esso di ottima qualità.
Cliente anonimo
pubblicato il 03/07/2019
in seguito ad un ordine del 26/06/2019
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